3S GREEN

Architettura Ecosostenibile:

3s green

3S GREEN, oltre alla buona riuscita del progetto, ha come obiettivo principale la “qualità del vivere”, per questo ha sposato la filosofia di costruire la casa attorno alla persona, assecondando esigenze, abitudini, aspirazioni, sogni e modi di vita. Ogni aspetto nella progettazione di un edificio ecosostenibile viene attentamente valutato con il cliente prestando molta attenzione a consumi, sprechi, inquinamento, efficienza, costi, comfort, salute e valore commerciale nel tempo.

Abbiamo messo a punto CICLO 3S GREEN un metodo di progettare e costruire attenendosi ad un insieme di discipline consone della BIOARCHITETTURA mediante l’applicazione di un atteggiamento ecologicamente corretto nei confronti dell’ecosistema. Il percorso si caratterizza per un uso razionale e sostenibile delle risorse conciliando i comportamentI umani con le preesistenze naturali ambientali al fine di migliorare la qualità della vita attuale e futura secondo il seguente schema

1) la GEOBIOLOGIA

E’ la disciplina che permettere di valutare un sito se è geologicamente sano (senza interazioni geologiche o ideologiche – senza falde acquifere, vene di piombo…) soprattutto per le zone di lunga sosta. Il terreno ideale è permeabile (ghiaia, sabbie, rocce, calcareo..), mentre evitare terreni impermeabili (carboniferi, ferrosi spesso nocivi e fanno aumentare l’intensità del campo elettromagnetico). E’ comunque consigliabile costruire un vespaio x meglio isolare l’abitazione. Il contesto deve essere aperto ventilato in assenza di inquinamento elettrico, chimico e acustico.

2) l’ARCHITETTURA BIOCLIMATICA

Studia il rapporto fra edificio ed esterno permettendo così di valutare ed ottimizzare la forma, l’orientamento, il posizionamento e le strutture della costruzione in base alle risorse naturali, il sole, l’acqua, i venti prevalenti, prendendo in considerazione fattori quali l’irraggiamento, le temperature e gli ombreggiamenti. Progettare in rapporto al clima locale consente lo sfruttamento passivo degli apporti energetici, l’ottimizzazione dell’illuminazione e ventilazione naturale con un sensibile risparmio energetico e un elevato comfort climatico.

3) l’ARCHITETTURA SOSTENIBILE

Studia l’utilizzo di tecnologie e sistemi applicativi integrati che permettono di raggiungere il massimo confort senza compromettere l’equilibrio naturale (equilibrio tra ambiente e costruito) senza spreco di risorse. Meno superficie esterna e buon isolamento comportano meno perdite di calore. Altri risparmi si hanno impiegando sistemi ad alto rendimento e a basso consumo per la ventilazione, l’illuminazione artificiale e le apparecchiature elettriche. Nella progettazione di un edificio bisogna valutare l’impiego di tecnologie che usano energie rinnovabili (sole, biogas, legna). Conveniente è la produzione di acqua calda sanitaria tramite collettori solari e la produzione di calore con caldaie ad alto rendimento e pompe di calore, oltre alla produzione di energia elettrica con sistemi di cogenerazione, pannelli fotovoltaici e generatori eolici. La domotica permette di ottimizzarne l’utilizzo, e quindi ridurre i consumi di tutti gli impianti della casa.

4) la BIOEDILIZIA

E’ la disciplina che pone particolare attenzione alla scelta dei materiali, prediligendo i materiali naturali, permeabili, traspiranti. a ciclo chiuso, ossia riciclabili, senza emissioni nocive in nessuna fase (produzione, posa, smaltimento) difendendo così la salubrità degli ambienti. (I Materiali sintetici, al contrario, possono essere nocivi, sono impermeabili, quindi pellicolanti, non lasciano traspirare provocando la formazione di muffe causa di numerose allergie).

5) la BIOECOLOGIA

E’ la disciplina che pone molta attenzione a questi processi produttivi e ai metodi utilizzati per la trasformazione dei materiali. L’attenzione ai materiali di costruzione è centrale per definire un progetto ecosostenibile. Oltre al legno, altri materiali naturali sono il sughero, tra i migliori isolanti termici per l’edilizia, la paglia, che pressata in blocchi garantisce proprietà fonoassorbenti, la canapa, che abbinata alla calce (altro elemento naturale) assicura isolamento termico e acustico e alta resistenza al fuoco. Di recente i ricercatori della Washington State University hanno creato e testato il polistirolo ecologico, un nuovo materiale a base vegetale che può sostituire quello tradizionale e che funziona meglio dal punto di vista dell’isolamento termico. Un buon esempio di tecnologia al servizio della sostenibilità.
La valutazione dei materiali da impiegare, in ogni caso, deve tenere conto non solo dell’impatto ambientale ma anche del rischio sismico e di incendio.

6) la DOMOTERAPIA

E’ la disciplina che si occupa di correggere le situazioni malsane ed eliminare tutti i fattori di inquinamento chimico, elettromagnetismo, radiofrequenze, radioattività, gas radon, VOC (composti organici volatili) quest’ultimi sono tossici, a volte cancerogeni, provocano forme di allergia e grazi alterazioni allo stato di salute. La domoterapia tiene conto dei materiali, della disposizione degli ambienti, degli impianti, dell’arredamento, dell’illuminazione naturale, della depurazione delle acque e dell’aria, con il fine di raggiungere il benessere psico fisico ottimale della persona.

7) ECOMPATIBILE

E’ la valutazione in base all’impatto della costruzione rispetto all’ambiente:
riduzione consumi acqua
riduzione inquinamento luminoso
smaltimento e compostaggio rifiuti
risparmio energetico utilizzando le fonti rinnovabili riducendo emissioni dannose
utilizzando materiali sani, certificati e recurabili

8) BIOCOMPATIBILE

E’ la valutazione in base al beneficio che la costruzione da alla persona:
Riduzione inquinamento magnetico/elettromagnetico
Riduzione inquinamento acustico
Bilanciamento parametri microclimatici interni
Riduzione inquinamento aria: la salubrità dell’aria è importantissima x un vivere sano ed è resa possibile da:
Ventilazione, ossia un ricambio naturale dell’aria. Le pareti devono essere permeabili ed allo stesso tempo devono filtrare tutti gli elementi inquinanti provenienti dall’esterno.
Impianti di riscaldamento a basse temperature per ridurre i moti convettivi che modificano la qualità dell’aria (umidità, polveri, ionizzazione)
Irraggiamento: metodo preferibile x confort termico.

Pioniere dell’architettura sostenibile è stato l’architetto Karl Ernst Lotz, che nel 1975 parlò della casa come “terza pelle” perché la costruzione bioecologica di un edificio deve avvolgerci, proteggerci ed essere capace di “respirare”, cioè di avere continui interscambi con l’ambiente esterno.

Oltre ai fattori di cui abbiamo parlato e che consentono di definire sostenibile un edificio, come l’efficienza energetica; materiali naturali, riciclati e riciclabili; impatto della struttura sull’ambiente; utilizzo dell’acqua; anche l’impatto del cantiere di costruzione e lo smaltimento dei materiali sono fattori che contribuiscono al rispetto dei principi di sostenibilità dell’edificio.

Un cantiere che ha fatto scuola è stato quello per la costruzione dello Juventus Stadium, a Torino, nato dal recupero di materiale derivato dalla demolizione del vecchio stadio “Delle Alpi”: 40mila metri cubi di calcestruzzo, frantumati e riutilizzati per costruire la base del nuovo impianto. Oltre a ridurre l’impiego di nuove materie prime, l’operazione ha permesso un risparmio di circa due milioni di euro.

Tra le principali novità degli ultimi anni, ci sono gli NZEB, acronimo di Nearly Zero Energy Building, e viene utilizzato per definire un edificio il cui consumo energetico è quasi pari a zero.

esempio di struttura di edificio ad energia quasi zero nZEB

Gli NZEB sono edifici ad elevatissima prestazione che riducono il più possibile i consumi per il loro funzionamento e l’impatto negativo sull’ambiente. Questo vuol dire che la domanda energetica per riscaldamento, raffrescamento, ventilazione, produzione di acqua calda sanitaria ed elettricità è davvero molto bassa. Grazie a interventi di riqualificazione efficiente è possibile trasformare un’abitazione da energivora a classe A o anche NZEB.

Non esiste una vera e propria regola univoca per la costruzione di un edificio ecosostenibile a energia quasi zero, ma piuttosto alcuni principi chiave da rispettare per sviluppare un progetto che sia il più possibile efficiente. Importantissimo è avere un costante monitoraggio dei consumi mediante l’introduzione di sistemi efficaci di building automation che permettano di raggiungere livelli di efficienza e consapevolezza molto elevati, integrando l’architettura con l’ingegneria e l’impiantistica distribuita intelligentemente mediante i nuovi metodi di Italia Smart Building (vedi 3S IMPIANTI).

Un esempio? EDM S.p.A.

Uno dei progetti di Studio 3S in fase di realizzazione in questo periodo è la nuova sede dell’azienda EDM Spa che ci ha visti lavorare a stretto contatto con l’imprenditore al fine di rappresentare e concretizzare la sua vision aziendale sul luogo di lavoro.

Come prevede il “Concept” dei prodotti dell’azienda, così anche l’edificio deve dimostrare che la tecnologia, l’automazione e l’informatica, se applicate in modo sapiente, migliorano la qualità di vita di uomini, di vegetali, di animali ed al tempo stesso, sono ecologici riducendo al minimo l’impatto ambientale.

Particolare attenzione è stata rivolta al welfare ed alla filosofia di performance aziendale lavorativa dell’imprenditore nei confronti della cura, benessere e soddisfazione dei propri dipendenti, mediante creazione ambienti di lavoro confortevoli, di attraenti spazi ricreativi, salubri e flessibili e molteplici servizi interni: ricarica elettrica dei mezzi, asilo nido, palestra, bar e ristorante.

Il suo obiettivo è quello di realizzare un’azienda innovativa e tecnologicamente avanzata al fine di migliorare le performance del business e l’immagine aziendale sul territorio, nei confronti di clienti e fruitori.

Oltre all’impatto estetico della struttura sull’ambiente circostante, altro obiettivo del progetto è far conquistare alla natura nuovi spazi nella zona industriale abbastanza compromessa, facendo si che il sistema vegetale del Bosco Verticale aiuti nella creazione di uno speciale microclima, producendo umidità e ossigeno, assorbendo particelle di CO2 e polveri sottili.

Lo sviluppo sostenibile è ormai considerato fondamentale per permettere una crescita che rispetti anche le possibilità e i diritti delle generazioni future. Nel campo dell’edilizia, molto lavoro è già stato fatto e molto altro è ancora da fare.

Il migliore esempio oggi in Italia ed all’estero è senza dubbio il Bosco Verticale progettato dall’architetto Stefano Boeri a Milano, premiato nel 2014 come grattacielo più innovativo al mondo. I due palazzi vicini alla stazione ferroviaria di Porta Garibaldi, rispettivamente di 26 e 18 piani, accolgono sulle facciate 900 alberi, 5.000 arbusti e 11.000 piante floreali perenni, distribuite su balconi disposti in modo irregolare sui quattro lati di ciascuna torre. La concentrazione di vegetazione corrisponde all’estensione di due ettari di bosco.